I Musei nazionali di Ravenna si compongono di sei siti tra i più significativi in Emilia-Romagna, alcuni dei quali inseriti nel patrimonio mondiale UNESCO. 

Questi monumenti, nella grandiosità delle dimensioni e nella preziosità degli apparati decorativi, riflettono le vicende storiche che per alcuni secoli hanno reso Ravenna una delle più importanti città affacciate sull’Adriatico, fino a diventare la capitale dell’Impero romano d’Occidente prima, del regno ostrogoto in seguito e infine dell’Italia bizantina. 

I mosaici scintillanti della Basilica di Sant’Apollinare in Classe e del Battistero degli Ariani risplendono come capolavori dell’arte paleocristiana, mentre il Mausoleo di Teodorico combina maestosamente la tradizione architettonica classica con le influenze gote e orientali. L’enigmatica struttura altomedievale detta Palazzo di Teodorico racchiude in sé cinque secoli di storia del mosaico, così come il Museo Nazionale disvela tesori artistici e archeologici inaspettati. Infine la Villa romana di Russi testimonia la prosperità del territorio ravennate fin dalla prima età imperiale romana.

 


Informazioni di contatto

Indirizzo: Piazzetta Esarcato, 2 – 48121 Ravenna RA 

Tel.: 0544 543724.
Mail:
mn-ra@cultura.gov.it
PEC:
mn-ra@pec.cultura.gov.it

Direttore
Andrea Quintino Sardo

Musei

Museo Nazionale di Ravenna

Il Museo Nazionale si apre come uno scrigno inaspettato, che volge il proprio sguardo dalla ricca storia locale all’incanto suscitato dagli oggetti d’arte provenienti anche da luoghi lontani ed esotici.
Nell’antico monastero di S. Vitale sono conservati beni archeologici e numismatici, materiali lapidei di varie epoche e piccoli tesori artistici provenienti dal collezionismo settecentesco insieme a reperti da scavi urbani ed extraurbani.
Capolavori come il rilievo romano raffigurante l’apoteosi di Augusto, gli affreschi trecenteschi di Pietro da Rimini dall’antica chiesa di S. Chiara e la collezione di avori sono le vere e proprie gemme del Museo.

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Sant’Apollinare in Classe

Sant’Apollinare in Classe, situata a pochi chilometri dal centro, è il più perfetto esempio di basilica bizantina ravennate. Fu costruita presso la tomba di Sant’Apollinare, primo vescovo di Ravenna, e consacrata nel 549 d.C.
L’esterno, in semplici mattoni e sovrastato dal campanile cilindrico del IX secolo, non lascia presagire la magnificenza dell’interno, suddiviso in tre navate da due file di alte colonne in marmo striato del Proconneso. Nel grandioso catino absidale mosaicato, Sant’Apollinare, sontuosamente vestito, svolge il proprio ruolo di tramite tra il cielo e la terra, tra Dio e l’uomo, raccontando ai fedeli della chiesa ravennate – rappresentati da dodici pecorelle – l’episodio biblico della Trasfigurazione che si svolge sopra di lui.
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Battistero degli Ariani

Il Battistero degli Ariani fu fatto costruire alla fine del quinto secolo come parte del nuovo complesso episcopale voluto da Teodorico. La politica di tolleranza religiosa attuata dal re goto, infatti, prevedeva l’affiancamento delle diverse confessioni cristiane. La sobrietà dell’architettura ottagonale in laterizi racchiude la splendida decorazione dell’interno, che si conserva nella calotta mosaicata: nel medaglione centrale San Giovanni battezza Gesù nelle acque del fiume Giordano che, in forma di divinità acquatica, assiste alla scena. Nel registro circolare più esterno, un corteo di santi e apostoli si dirige verso il trono vuoto che attende la venuta di Cristo dopo il Giudizio Universale.
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Mausoleo di Teodorico

Al re goto si deve l’edificazione del Mausoleo di Teodorico, la più celebre costruzione funeraria della tarda antichità, iniziata intorno al 520 d.C. La tomba monumentale è interamente realizzata in blocchi squadrati trasportati via mare dalle lontane cave di pietra di Aurisina – oggi in provincia di Trieste. Diviso in due ordini, presenta un’impostazione a pianta centrale che riprende la tradizione dei mausolei romani, ed è coronato da un’enorme cupola monolitica.
I due vani interni si caratterizzano per l’estrema sobrietà decorativa e per la presenza, in quello superiore, della magnifica vasca in porfido rosso di età romana, ritenuta un tempo il sarcofago del re.
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Palazzo di Teodorico

Le strutture della chiesa altomedievale di San Salvatore ad Calchis, note come Palazzo di Teodorico, si trovano nell’area dell’antica residenza imperiale voluta da Onorio al momento del trasferimento della sua corte nella nuova capitale d’Occidente (402 d.C.). Il complesso palaziale, che riutilizzava e armonizzava strutture in gran parte preesistenti, fu mantenuto e ampliato dal re Teodorico e divenne in seguito anche sede dell’Esarca, la massima autorità bizantina d’Italia. Una campagna di scavi di inizio Novecento ha permesso di recuperare i resti di numerose pavimentazioni che, per varietà di epoche e tipologie, consentono un vero e proprio viaggio alla scoperta del mosaico pavimentale dal secondo al settimo secolo.
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Villa romana di Russi

La Villa romana di Russi emerge quasi a sorpresa dal folto bosco di un’area di riequilibrio ecologico, che la racchiude ricreando l’ambiente antico da cui un tempo era circondata. È ritenuta la più grande e meglio conservata villa urbano-rustica del nord Italia, risultato di ampliamenti successivi avvenuti tra il primo secolo a.C. e il secondo secolo d.C. Nella vasta area archeologica si conservano le stanze riservate al proprietario e le strutture funzionali alle attività della campagna, che fruttava ricchi introiti commerciali grazie alla vendita dei prodotti agricoli alla flotta imperiale stanziata nel porto ravennate. Di grande eleganza sono i mosaici delle stanze padronali, mentre suscita curiosità il torcularium, l’impianto per la pigiatura dell’uva.
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Galleria immagini

Battistero degli Ariani
Mosaico della cupola: particolare della processione di santi e apostoli
Basilica di Sant’Apollinare in Classe
Mosaico del catino absidale: particolare della figura di Sant’Apollinare
Museo Nazionale di Ravenna
Veduta del II chiostro rinascimentale e del lapidario
Museo Nazionale di Ravenna
La sala delle transenne
Museo Nazionale di Ravenna
La sala degli avori
Mausoleo di Teodorico
La grande cupola monolitica in pietra che sovrasta l’edificio
Palazzo di Teodorico
La sala che espone i mosaici pavimentali rinvenuti nell’area del palazzo imperiale
Villa romana di Russi
Particolare di uno dei mosaici pavimentali delle stanze padronali